In Italia, il vino non è solo una bevanda: è cultura, è rito, è identità. Ogni sorso racconta secoli di storia, tradizioni tramandate di generazione in generazione, microclimi unici e mani esperte che sanno quando aspettare e quando osare.
Un viaggio tra storia, cultura e gusto
In Italia, il vino non è solo una bevanda: è cultura, è rito, è identità. Ogni sorso racconta secoli di storia, tradizioni tramandate di generazione in generazione, microclimi unici e mani esperte che sanno quando aspettare e quando osare.Con oltre 500 varietà autoctone e una mappa enologica che abbraccia l’intera penisola, l’Italia è un mosaico di terroir, ciascuno con caratteristiche irripetibili. Dalle Alpi innevate al sole della Sicilia, il vino italiano cambia volto e anima, ma mantiene un comune denominatore: l’amore per la qualità.
Il vino migliore in assoluto? Dipende da chi lo beve
Spesso ci si chiede: “Qual è il vino migliore in assoluto?”
La risposta è semplice e complessa allo stesso tempo: non esiste un solo migliore vino, esistono migliori esperienze. Il vino che si abbina perfettamente al tuo piatto preferito, al tuo umore, al tuo momento, è il migliore per te.

Un elegante Barolo in una serata d’autunno, un fresco Vermentino al tramonto in riva al mare, un calice di Ribolla Gialla tra amici durante l’aperitivo — ogni etichetta può diventare “la migliore” se parla alle tue emozioni.
L’Italia del vino: una sinfonia di territori
Ecco una panoramica dei principali stili e regioni vinicole italiane:
- Nord Italia: terra di bianchi eleganti e rossi raffinati. Dal Trentino-Alto Adige con i suoi Gewürztraminer e Lagrein, passando per il Veneto del Prosecco e dell’Amarone, fino al Friuli-Venezia Giulia, noto per la purezza dei suoi vini bianchi.
- Centro Italia: patria di rossi strutturati e famosi in tutto il mondo come il Chianti Classico, il Brunello di Montalcino e il Vino Nobile di Montepulciano. L’Umbria sorprende con il Sagrantino di Montefalco.
- Sud e Isole: terre generose e solari, capaci di produrre vini intensi e avvolgenti come il Nero d’Avola siciliano, l’Aglianico del Vulture lucano, o il Cannonau sardo.
Questa incredibile varietà rende il panorama enologico italiano un universo da esplorare — calice dopo calice.

Altùris: il cuore del Friuli che parla al mondo
Tra le colline di Cividale del Friuli, patrimonio UNESCO, nasce Altùris — una cantina che incarna perfettamente l’equilibrio tra tradizione e innovazione. Qui, il rispetto per il territorio si traduce in vini puri, eleganti, autentici.
Perché scegliere Altùris?
- Il nome stesso “Altùris” deriva dal lingua locale e indica le alture, le colline soleggiate che offrono il terroir perfetto per la coltivazione della vite.
- Ogni bottiglia nasce da vitigni selezionati, coltivati con metodi sostenibili, e vinificati con tecniche moderne che rispettano la natura del frutto.
- Il risultato è una gamma di vini che parla la lingua del piacere, dell’armonia, dell’identità friulana.
Le etichette da provare
- Bianchi cristallini:
Ribolla Gialla, Friulano, Sauvignon, Chardonnay, Pinot Grigio — freschi, minerali, perfetti con antipasti, pesce, verdure. - Rossi intensi:
Refosco dal Peduncolo Rosso, Merlot, Cabernet Franc, From Pinot Noir grapes — complessi, fruttati, ideali con carni rosse e formaggi stagionati. - Dolcezza equilibrata:
Il Verduzzo Friulano è il compagno perfetto per dessert e meditazione: morbido, avvolgente, con note di miele e frutta secca.

Linea “I Reali”:
Una selezione speciale che racconta il Friuli in tre declinazioni eleganti: Pink Wine, Nice Wine, Epic Wine.